Finisce un anno, particolare, un anno un po’ particolare con tante cose nuove e tante conferme e visto che qui posso scrivere quello che mi pare ho deciso di riportare due righe dove fare un po’ il punto della situazione e ringraziare chi di dovere e chi no e cercare di capire se per il prossimo anno è il caso di fare piani precisi o semplicemente prendersela comoda.
Iniziamo con la salute che è il fatto più fresco, sono stato meglio, visto che da fine maggio mi trascino una cazzo di polmonite che non vuole saperne di darmi tregua, però sembra che piano piano si trovi la quadra di questa dannata patologia che mi è già tornata 6 volte (per ora) e che non vuole saperne di mollarmi, se troviamo il bandolo della matassa come spero dovrei riuscire a iniziare l’anno prossimo in un modo migliore, speriamo eh. Per il resto direi che non ci si può lamentare più di tanto e quindi ben felice di essere il collettore della sfiga salutista di famiglia 😀
Lavorativamente parlando è stato un anno abbastanza buono che non mi ha consentito ancora di sistemare tutto quello che volevo ma che mi vede crescere abbastanza e che spero il prossimo anno mi consenta di migliorare ancora, consentendomi di avvicinarmi agli obbiettivi che mi sono preposto, però per ora non mi sbilancio, aspettiamo e vediamo (sperando che la salute migliori consentendomi di muovermi più spesso e più liberamente per clienti).
Sempre in ambito lavorativo devo confermare il bell’ambiente di lavoro che mi circonda, fatto di persone che per mia grande fortuna sono oneste e precise (contrariamente ad alcuni clienti ahimè) che sono stati un punto di riferimento oltre che un punto di appoggio per la mia piccola azienda e che spero di continuare a poter servire come collaboratore per il futuro con risultati migliori.
In ambito famigliare non c’è molto da dire, la mia famiglia è spettacolare, si lo so anche la vostra direte, ma la mia di più, ci sono sempre tutti quando serve, sia qui a casa (nella città in cui vivo) che fuori pronti a intervenire in ogni momento per ogni necessità. E questo è davvero un fattore di tranquillità psicologica che non ha prezzo, avere chi ti supporta e chi ti aiuta in ogni momento semplicemente chiedendo è una cosa davvero impagabile. E qui voglio ringraziare prima di tutto mia moglie Nadia per sopportare tutti i miei difetti e i miei acciacchi e mio figlio Luca perchè si sta dimostrando ogni giorno che passa sempre di più il figlio che sarei voluto essere io per mio padre….
Mi manca un sacco il mio vecchio, una volta quando avevo un problema andavo da lui e si risolveva ora sono solo, e quando c’è un problema non mi resta che lo specchio, e questo sul lavoro ogni tanto si sente devo dire ma prima o poi bisogna iniziare a camminare con le proprie gambe e smetterla di farsi accompagnare, quindi vediamo di andare avanti da soli.
Ora questo blog, beh da agosto ho ripreso a scrivere con cadenza settimanale, che spero di mantenere a lungo, riempiendo il blog di articoli legati a quello di cui reputo utile parlare; sarà una cosa dedicata ai miei interessi quindi e speriamo di trovare qualcosa di interessante di cui parlare ogni settimana, male che vada diventerà una specie di diario e me ne farò una ragione.
Ora direi di chiudere qui questo riassuntone, che fa comodo solo a me poi alla fine della fiera :-D, e direi che ora come ora l’unica cosa da fare è guardare avanti e adeguarsi ad un futuro che sembra molto “flessibile” e poco prevedibile ma che sicuramente può essere nostro se lo vogliamo.
Auguri ragazzi, e in culo alla balena per il 2020 che arriva.