E’ qualche giorno che sto rimettendo in vendita del materiale che in casa non ci serve più, tramite il buon vecchio Subito.it o tramite le pagine dedicate su Facebook. Parliamo di vecchi libri per ragazzi, un kimono mai indossato di Luca, due telefoni (uno più recente e uno meno) e alcune giacche che Nadia non usa più da tempo.
La cosa assurda sono le richieste delle persone che mi contattano per questi articoli. Per esempio con il kimono di Luca (ripeto mai messo) vendiamo alla cifra enorme di 15 euro (giusto per il tempo perso più che altro) anche parastinchi e guantoni, bene non più tardi di qualche giorno fa mi hanno chiesto se vendevo solo i parastinchi…. ????
E con il resto che dovrei farci? mah….
Ma anche le richieste per i telefoni sono state fenomenali, prima hanno comprato il P9 Plus che usava Luca e una volta giunto a destinazione mi hanno chiesto se era cinese ???
Per tacere delle offerte fatte per il più recente P20 Pro per il quale mi viene offerto il 33% in meno di quanto richiesto o più. Oppure mi vengono mandati immagini di siti, non si sa quanto affidabili, che offrono versioni non italiani del P20 Pro a prezzi diversi offrendomi quindi cifre assurde.
Io capisco che uno ci debba provare … in fondo si tratta di libera offerta, ma dall’offerta libera all’offesa ci corre poco :D. E poi non vi dico cosa mi ha scritto una signora che deve essere incorsa in qualche errore di troppo con il suo correttore ortografico che correggeva Chiavari in un più volgare chiavare….. eh vabbè dai succede…
Comunque se dovete mettere in vendita qualcosa mi raccomando leggete due o tre volte cosa scrivete perché è un attimo ritrovarsi impelagati in discussioni enormi con acquirenti scassapalle 😀