I primi 2000 km con la Citroën Amì

Allora sono passati mesi dall’arrivo della piccola elettrica di casa Citroën e poco più di 2000 km sono già girati sotto quelle piccole 4 ruote e devo dire che più passa il tempo e più siamo contenti in famiglia dell’investimento, piccolo investimento, fatto.

Citroën Amì versione Orange

Diciamolo subito si tratta di un quadriciclo elettrico non è assolutamente un auto, ma la sua conformazione autonomobilistica, il fatto che sia chiusa, con due sedili con cinture di sicurezza, un volante la rendono de facto un’ottimo surrogato dell’auto per l’utilizzo urbano con un conseguente risparmio in termini economici ed ambientali enorme.

La Amì può essere acquistata pagando direttamente il costo della vettura o presa in leasing tramite la finanziaria di Citroën, soluzione che ho scelto e che mi consente di rateizzare il costo della macchina in una rata mensile di 65,00 € con l’aggiunta di una rata iniziale maggiorata di poco più di € 600,00. Alla fine dei 4 anni di leasing, dopo i quali potrò scegliere se tenere o restituire la Amì, il costo da me sostenuto per l’acquisto sarà di circa € 3.800,00 ai quali devo aggiungere circa € 7,00 mese di assicurazione che ho voluto aggiungere per fare una mini kasco e altre opzioni per tutelare la Amì.

Calcolando che non ho alcuna intenzione di tenerla alla fine dei 4 anni direi che il costo è decisamente abbordabile, anche per chi come me non ha budget esagerati, se poi ci aggiungiamo che l’assicurazione RCA mi è costata solo € 120,00 direi che abbiamo un quadro generale decisamente interessante.

Gli interni della Citroën Amì

Recentemente ho aggiunto al punto dove ricarico la vettura un piccolo apparecchio per il controllo della presa che mi consente non solo di gestire l’accensione o spegnimento della presa in remoto ma anche la programmazione dell’accensione e spegnimento e il controllo tramite molti altri parametri non ultima l’integrazione con Smarthing di Samsung (cosa di non poco conto visto che in casa l’utilizziamo già abitualmente per tutti i piccoli prodotti smart che abbiamo).

Il Shelly 1PM Plus fonte sito Shelly Italia

Il dispositivo è un Shelly 1PM Plus che ha mille mila funzioni e che è davvero ottimo dal punto di vista dell’implementazione software, con caratteristiche che non sempre si trovano su prodotti analoghi. Inutile dirvi che per quanto riguarda l’installazione dovete avvalervi di un elettricista esperto per evitare spiacevoli problemi.

Una volta installato oltre ai controlli potremo avere sul nostro terminale, abitualmente lo smartphone ma anche tramite interfaccia web, anche i consumi dettagliati che la nostra presa ha avuto in un determinato periodo, cosa che mi ha permesso di fare ulteriori calcoli sul risparmio che portato dalla piccola di casa Citroën.

Interfaccia Web

Attualmente paghiamo ogni Kwh € 0.29 tramite il contratto che abbiamo da poco sottoscritto con NeN, contratto fisso senza variabili di alcun tipo, mediamente le ricariche hanno comportato un costo di 2,613 €/100 che applicato ai 2000 km percorsi fino ad ora sono parenti di una media di € 52,26 di costo.

Se i 2000 km percorsi li avessimo fatti con la nostra altra vettura ovvero con la Honda Jazz 1.4 vtec stante il consumo medio di 16 km/lt avremmo consumato 125 litri che anche considerando un prezzo di € 1.7 al litro (magari…..) sarebbe parente di più di € 200,00. In pratica considerando che sono 4 mesi che abbiamo la piccola Amì si sta quasi pagando da sola, se la benzina poi continuerà a costare € 2.0/lt allora il risparmio sarà ancora più evidente.

C’è inoltre da considerare che mentre non utilizziamo la vettura “normale” risparmiamo altri soldi che sono quelli che si spenderebbero per la normale manutenzione, già perchè mentre la mia Honda Jazz ha bisogno di cambio olio, cambio filtri, ecc. ecc. la piccola Amì ha previsto il prossimo tagliando fra due anni, tagliando che consterà in un banale controllo della stessa. Quindi quando non faccio km con la Honda Jazz finisco per risparmia non solo della benzina ma anche della manutenzione che si traduce in altri soldi.

Tutto questo sommato all’enorme impatto ambientale, la piccola Amì non si sente e non emette gas serra, certo va ricaricata e la energia elettrica utilizzata non cade certo dal cielo…. o no? eh già perchè la mia fornitura di energia elettrica e da fonti rinnovabili quindi a onor del vero anche quello che utilizzo per ricaricare la piccola Amì è generato in modo eco-sostenibile.

Sia chiaro non è tutto rose e fiori eh ci sono diversi aspetti che potrebbero essere migliorati, ad alcuni abbiamo già posto rimedio, adottando ad esempio la tendina parasola che va a coprire il tetto che altrimenti d’estate crea piccoli forni a microonde ^_^

Tendina parasole fonte N3d

Il sistema comprato sull’ottimo N3d consente di avere una tendina parasole avvolgibile che d’inverno o durante le mezze stagioni possiamo far sparire e utilizzare solo quando davvero serve.

Sul sito in questione ci sono poi tante altre soluzioni come specchietti interni, non previsti di serie, e altri gadget che onestamente consiglio caldamente e che rendono più pratichi l’utilizzo di manigle ad esempio e più gradevoli alcuni particolari.

Altro punto dolente è l’isolamento contro l’umidità d’inverno difatti la piccola Amì patisce l’umido e il piccolo sistema di spannamento del parabrezza non è all’altezza del compito, ci vorrebbe qualcosa di più corposo, anche a discapito della batteria e mio avviso, ma un buono straccio in microfibra e si risolve alla vecchia maniera senza starci a pensare più di tanto.

Ecco quindi, fatte salve, alcune situazioni più “particolari” direi che per ora siamo decisamente molto soddisfatti, e anche eticamente ci sentiamo più appagati nell’usare un quadriciclo elettrico che ha un impatto ambientale ridicolo e che ci fa risparmiare tanti, parecchi, soldi.